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Melicamp in: Su la cresta!, Breve racconto autoconclusivo

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view post Posted on 18/2/2020, 18:27
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Firewalker of Kossuth

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Ciao a tutti! Questa è una breve storia su Melicamp, un ‘what-if’ sulla gallina parlante più famosa del mondo dei videogiochi. La protagonista del gioco e leader del gruppo è, come sempre, la sacerdotessa di Ilmater Margaret Dawn, per gli amici Meg. Con lei ci sono Minsc (e Boo), Dynaheir, Jaheira, Khalid, Imoen, Edwin e Kivan. Spero che non rimaniate delusi e vi auguro una buona lettura :)

oxoxoxoxoxo



Mentre gli avventurieri si accampavano per la notte, il morale era piuttosto basso. Dopo aver incontrato Melicamp, un apprendista mago che si era accidentalmente tramutato in una gallina parlante, il gruppo aveva accettato di accompagnarlo alla dimora del suo maestro, nella speranza che Thalantyr potesse restituire al giovane la sua forma originaria.

Sfortunatamente, l’anziano stregone aveva da principio rifiutato di parlare con loro a meno che non gli avessero portato il teschio di un Non-Morto per i suoi esperimenti e quando gli avevano consegnato il disgustoso oggetto, lui li aveva cacciati in malo modo, affermando che non aveva tempo da sprecare con degli stupidi avventurieri e con un ancor più stupido ed inutile apprendista, che per di più gli aveva quasi raso al suolo la casa con un incantesimo andato storto.

Né le preghiere accorate (soprattutto da parte di Meg e di Melicamp), né le minacce di essere incenerito con una Palla di Fuoco ben piazzata (da parte di Edwin) sortirono alcun effetto: al contrario, Thalantyr, seccato per la loro insistenza, evocò un gruppo di Orchi inferociti ed uno di Gnoll, costringendo gli avventurieri ad una precipitosa ritirata, dato che non erano rimasti loro incantesimi curativi sufficienti per affrontare la battaglia.

Melicamp fissava il fuoco da campo chiocciando tristemente, accoccolato contro il fianco di Meg, che gli accarezzava le penne per confortarlo. “Andrà tutto bene, vedrai”, cercò di rincuorarlo la giovane, “Ci sono tantissimi maghi sulla Costa della Spada ed oltre, dobbiamo solo trovare quello giusto. Nel frattempo, tu rimarrai con noi, d’accordo?”.

Jaheira si accigliò, “Meg, non credo che sia saggio”. “Non possiamo abbandonarlo a se stesso, Jae, lui…”. “Lei”, corresse Imoen e Margaret Dawn la fissò, perplessa. “Come?”. “Beh, Melicamp è una gallina, quindi, tecnicamente, lui al momento è una lei”. Il povero Melicamp emise un verso pietoso e parve, se possibile, ancora più disperato di prima, “Odio la mia vita!”.

L’Ilmatari si sentì stringere il cuore nel vederlo in quello stato, poi il suo viso s’illuminò, “Aspetta un momento!”, esclamò, andando a rovistare nella sua Borsa Conservante ed estraendone una cintura di pelle, che allacciò intorno ai fianchi della gallina.

Non appena la fibbia si chiuse con uno scatto, una fievole luce arancio avvolse Melicamp e quando si spense, la gallina era cambiata: il suo corpo si era ingrandito, la sua coda era ora formata da lunghe penne color ruggine a forma di falce, sulla sua testa svettava una gloriosa cresta rossa e due bargigli ugualmente rossi pendevano da sotto il suo becco. “Cosa…”, lui voltò la testa a destra ed a sinistra, ammirando la propria nuova forma.

“Sei un gallo”, lo informò Meg con un sorriso, “Non posso restituirti la tua vera forma, ma perlomeno adesso sei di nuovo del genere giusto”. Melicamp le rivolse un’occhiata piena di gratitudine ed affetto, “Grazie di cuore, Meg cara”. “Era il minimo che potessi fare”.

Edwin sbuffò, “Bah! Almeno, quand’era una gallina, poteva deporre delle uova per la nostra colazione! Cosa ce ne facciamo di lui ora?”.

L’Ilmatari fece spallucce, “Può combattere, suppongo. Ho un Tomo Incantato della Forza nel mio zaino…Avevo intenzione di leggerlo io, ma credo che, date le circostanze, questo sia un uso migliore da farne”, estrasse il volume dallo zaino e lo depose sull’erba di fronte a Melicamp, aprendolo alla prima pagina, “Ecco qui”.

L’umano-trasformato-in-gallo emise uno strido gioioso e sbatté le ali, “Fantastico! Grazie!”, esultò, poi si sedette e cominciò a leggere con avidità. “E poiché sei, o eri, l’apprendista di uno stregone, penso che Edwin potrebbe essere il tuo nuovo inse…”. “Assolutamente NO!”, la interruppe il Thayviano, “Non mi abbasserò ad insegnare la magia ad una gallina decerebrata!”. “Gallo”. “Non importa! Non lo farò e questo è quanto! (Se si venisse a sapere in patria, non sopravviverei alle prese in giro)”.

La ragazza sospirò, “Oh, è un vero peccato: se c’è qualcuno che potrebbe trasformarlo da un semplice apprendista, in una temibile macchina da guerra, quello sei tu, il migliore stregone di tutti i Reami. Ma se non vuoi farlo, immagino che dovrà occuparsene Dynaheir in tua vece”, disse, voltandosi leggermente e strizzando l’occhio con fare complice alla donna di Rashemen dal lato che Edwin non poteva vedere.

“Hai fatto la scelta più saggia, Meg”, disse Dynaheir, ostentando presunzione, “Non verrebbe nulla di buono dagli insegnamenti magici di un Thayviano inferiore”.
“Inferiore?!? Come osi, scimmia Rashemi!”, scattò lo Stregone Rosso, oltraggiato, “E va bene, sarò il maestro della galli…Del gallo. E quando sarà diventato il più potente stregone pennuto dei Reami, dovrai strisciare al nostro cospetto!”.

Lei gli lanciò un’occhiata carica di scetticismo, “Se lo dici tu. Meg?”. “Spiacente, Dynaheir, ma questo round lo vince Edwin”, rispose Margaret Dawn in tono di scusa, soffocando un sorriso compiaciuto, “Melicamp, da questo momento in avanti sei l’apprendista di Edwin. Promettimi che sarai un allievo diligente”.

Il gallo annuì, “Lo prometto. Maestro Edwin, sono pronto per la mia prima lezione".

oxoxoxoxoxo



Nel corso dei suoi viaggi con il gruppo di Meg, grazie ai due ulteriori Tomi Incantati acquisiti dalla giovane per lui (un altro di Forza ed uno di Costituzione) e grazie anche agli insegnamenti di Edwin, Melicamp divenne un potente avventuriero in piena regola a dispetto della sua forma piumata.

Quando il gruppo fu assalito dai Vampiri al servizio di Bodhi in un’imboscata per essere trasferito al laboratorio segreto di Irenicus, Melicamp fu completamente ignorato dai non-morti in quanto ritenuto inutile, perciò non gli rimase altra scelta che riprendere il viaggio da solo.

Era giunto ad Athkatla da poco più di un giorno e si era rannicchiato in un vicolo lurido per riposare, quando fu catturato da un balordo sul libro paga di Lethinan e venduto al Diadema di Rame per i combattimenti fra galli: a quanto pareva, i nobili dell’Amn apprezzavano in modo particolare lo spettacolo di due combattenti pennuti che si affrontavano in una lotta all’ultimo sangue.

Per sua fortuna, Melicamp aveva dalla propria l’intelligenza umana e l’esperienza accumulata durante i suoi viaggi sulla Costa della Spada, perciò non ebbe difficoltà a vincere un incontro dopo l’altro e quando Meg ed i suoi compagni impugnarono le armi contro Lethinana e gli schiavisti di Athkatla, Melicamp era già divenuto uno dei più rinomati combattenti nella sua categoria, con una cella personale, becchime di ottima qualità ed un harem di adorabili fanciulle che lo coccolavano fra un incontro e l’altro.

Mentre stava riposando nella sua gabbia, la porta fu spalancata di colpo, quasi sradicata dai cardini e lui si ritrovò a fissare con sorpresa uno dei suoi vecchi compagni di viaggio, l’enorme ranger di Rashemen Minsc, insieme al suo inseparabile criceto Boo, “Minsc? Sei proprio tu?”.

“Un gallo che parla? Aspetta, Minsc ti conosce! Tu sei l’amico Melicamp! Oh, che giorno gioioso, ci siamo riuniti al nostro vecchio amico!”, esclamò il ranger, prendendo in braccio il pennuto ed accarezzandogli la testa, “Piccola Meg, vieni a vedere chi abbiamo trovato!”.

L’Ilmatari lo raggiunse, incuriosita, “Che c’è, Minsc? Oh, Melicamp! Ilmater sia lodato, sono così felice di rivederti! Come stai, amico mio?”. Il gallo chiocciò con gioia, “Anch’io sono felice di rivederti, Meg cara. Sono stato catturato da uno dei tirapiedi di Lethinan più o meno un paio di mesi fa, ma tutto considerato, non me la sono passata troppo male: ora sono un gladiatore”.

Lei inarcò le sopracciglia, sorpresa, “Un…Gladiatore?”. “Altroché! La mia prodezza in combattimento è nota ed apprezzata in tutta Athkatla ed ormai tutti mi conoscono con il mio nome di battaglia”. “Ah. E quale sarebbe?”.

Lui si raddrizzò e gonfiò il petto piumato con orgoglio, “Sono Melicamp, l’Indomito Gallo!”.

oxoxoxoxoxo



Melicamp tornò a fare parte del gruppo di avventurieri di Meg e si rimise in cammino con vecchi e nuovi compagni ed suoi viaggi lo condussero attraverso tutto l’Amn, il Tethyr, il Sottosuolo e perfino l’Abisso.

Nella città elfica di Suldanesselar, dopo una battaglia senza esclusione di colpi nelle profondità degli Inferi, Melicamp fu restituito alla sua forma umana dai Seldarine, come ricompensa per aver posto fine una volta per tutte alla minaccia di Irenicus.

Per quanto fosse felice di essere di nuovo umano, la sua sete di avventura non si era ancora placata e quando alla città giunse la notizia di un’imminente guerra nel Tethyr, lui decise di combatter ancora una volta al fianco dei suoi amici contro la nuova minaccia.

Si dimostrò un amico fedele anche nelle peggiori circostanze e le sue spade ed i suoi incantesimi diedero un importante contributo nella vittoria della Guerra delle Progenie di Bhaal, aiutando Imoen e Meg ad avere la meglio sui loro contorti fratellastri assetati di sangue.

Dopo la fine della guerra, poiché era finalmente tornato umano e ne aveva avuto abbastanza della vita da avventuriero, decise che era giunto il momento di sistemarsi: acquistò una villetta a Beregost e sposò la dolce ed avvenente figlia di un contadino, la quale gli diede un figlio che fu la sua gioia ed il suo orgoglio.

Ancora oggi, molti, molti anni dopo la fine della guerra, i bardi cantano ballate su Melicamp il Valoroso, il guerriero-mago umano che viaggiò in compagnia delle due leggendarie Figlie di Bhaal Margaret Dawn ed Imoen e che contribuì a riportare la pace nei Reami.

E nei ricordi di molti nobili dell’Amn, un certo indomito gladiatore pennuto dà ancora battaglia.

FINE

 
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view post Posted on 20/2/2020, 06:51
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view post Posted on 20/2/2020, 15:23
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Firewalker of Kossuth

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Ciao Dreyfus, sono felice che il mio one-shot ti sia piaciuto, grazie per averlo letto!
Buona giornata :)
 
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view post Posted on 20/2/2020, 17:36
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Divertente!
 
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view post Posted on 21/2/2020, 14:04
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Ciao Harmachis2, sono contenta che il mio raccontino ti sia piaciuto!
Grazie per averlo letto e buona giornata :)
 
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view post Posted on 21/2/2020, 20:47
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Due bei disegni sui tuoi pg preferiti :ok:



aVMPGz8_700b

Edited by Dreyfus - 22/2/2020, 10:28
 
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view post Posted on 22/2/2020, 14:34
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Firewalker of Kossuth

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*squittio da fangirl* Eeeedwiiiiinnn! :wub:
Scherzi a parte, sono due disegni davvero bellissimi, grazie per averli condivisi!
Quello di Edwin rende appieno la sua classe ed il suo fascino pericoloso da bad-boy (e lo sfondo scuro con quella specie di aura dorata che lo circonda rappresenta in modo perfetto il suo eccezionale livello di potere). Quello di Minsc e Boo è carinissimo, mi piace il sorriso determinato di Minsc e lo sfondo chiaro in grigio e nero fa risaltare i personaggi a colori.
I miei complimenti all'artista/agli artisti, sono due lavori splendidi! :inchino:
 
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